Auteure : Giulia Gigante
Alla poesia di Elena Schwarz, una delle voci più originali della letteratura russa contemporanea, ben si addice l’immagine del “geroglifico vivente di galassie in precipitosa fuga” che compare in una sua lirica: geroglifico come simbolo di un altro modo di essere, di pensare e di vivere, come strumento per accedere ad altre dimensioni, ma anche segno misterioso in sé, che rinvia a qualcosa di ignoto e può restare indecifrabile. Il linguaggio poetico della Schwarz è infatti arcano, ricco di neologismi, metafore, metabole e simboli, talvolta simile a un enigma da sciogliere.
La poetessa dell’underground leningradese, i cui versi furono pubblicati in Russia solo dopo il disfacimento dell’Unione Sovietica nel 1989, utilizza tutta la gamma delle possibili sfumature lessicali e semantiche in un continuo gioco di contrasti e alternanza tra il regno delle tenebre e quello della luce. Le luci e le ombre che si rincorrono nei suoi versi non solo aprono uno spaccato sull’anima umana, ma costituiscono anche elementi cruciali dell’esplorazione del mondo metafisico. Spesso il punto di partenza di questa ricerca è la città di Pietroburgo di cui viene rievocata la storia, ma anche la natura magica, evanescente, onirica.
Nelle sue poesie risuonano incessantemente gli interrogativi esistenziali che scaturiscono dall’eterna contrapposizione tra la natura mortale e immortale dell’uomo, tra l’esistenza materiale e la ricerca di un senso metafisico, tra il “giunco pensante” e la massa amorfa.
Il volume presenta anche una piccola silloge di poesie dell’autrice con testo a fronte.
ISBN 978-88-99581-64-0